TAPPA 1: Cima Sappada – Rifugio Calvi. [TAPPA MEDIA DIFFICOLTA’].
PUNTO DI RITROVO con le auto: Parcheggio ingresso di Timau – SS52bis (vedi box per punto Google maps). Spostamento con un paio di auto per logistica al punto di arrivo del sentiero. Trasferimento con pulmino in zona Sappada.
In punta di piedi ci si inoltra nei domìni alpini, partendo dal Rifugio Baita Rododendro. Acclimatandosi gradualmente alla quota, alla leggera pendenza del percorso, attraverseremo i primi ambienti montani con i loro freschi boschi di conifere. L’ascesa graduale conduce al mondo di roccia e praterie di alta quota, che preannuncia l’arrivo al primo alloggio della traversata: il Rifugio Pierfortunato Calvi, a 2167 m di quota.
Dislivello complessivo: salita 900m
TAPPA 2: Rifugio Calvi – Rifugio Wolayerseehuette. [TAPPA IMPEGNATIVA].
Come in ogni traversata alpina che si rispetti, la sveglia di buon’ora attende gli escursionisti per prepararsi alla tappa più lunga del cammino, fatta di lunghi saliscendi e di avvicendamenti a panorami incredibili.
L’inizio del percorso in salita fino alla Sella Sissanis lascerà poi spazio alla discesa verso le verdi radure che circondano le Sorgenti di Fleons.
Non tarderà molto a farsi viva di nuovo una graduale ascesa che porterà al cospetto dell’antico massiccio di Volaia e allo splendido Laghetto Pera. Il nome del Passo Giramondo che si attraverserà poi, identifica tutta la meraviglia della visuale che si estenderà di fronte agli occhi.
La discesa dal Passo si presenta ripida e impegnativa, inoltrandosi poi nella conca superiore di Volaia e annunciando l’avvicinamento alla meta. Con l’ultima ascesa finalmente i camminatori potranno ammirare la scintillante visuale del Lago di Volaia, fino ad arrivare a riposare le stanche membra nell’accogliente Rifugio Austriaco del Lago di Volaia (1955 m).
Dislivello complessivo: salita 1100m – discesa 1100m. Lunghezza: 18 km circa.
TAPPA 3: Rifugio Wolayerseehuette – Rifugio Marinelli. [TAPPA MEDIA DIFFICOLTA’].
In mattinata (condizioni meteo permettendo) ci attende una passeggiata nei dintorni del Lago di Volaia, alla scoperta delle meraviglie geologiche che queste antiche rocce ci riservano. Intraprenderemo poi la lunga discesa a salti tra le rocce verso il fondovalle per aggirare i costoni di Cima Lastrons del Lago (l’itinerario NON segue il sentiero Spinotti).
Raggiungeremo quindi il Rifugio Tolazzi dove sapremo ristorarci adeguatamente, e da cui poi ripartiremo per affrontare la salita pomeridiana.
Su agile carrareccia ci inerpicheremo per la valle del Rio Morareto per raggiungere l’agognata sella tra il Pic Chiadin e il Monte Floriz, su cui si adagia la nostra ultima meta, l’ultimo rifugio di quota: il Rifugio Marinelli.
Dislivello complessivo: in discesa 600m – in salita 800m.
TAPPA 4: Rifugio Marinelli – Strada del Passo di Monte Croce Carnico. [TAPPA MEDIA DIFFICOLTA’].
L’abbandono degli ambienti di alta quota sarà addolcito dalla maestosità e dalla bellezza dei luoghi attraversati. Grandi campi rocciosi, solcati da segni e tracce di antichi modellatori del passato, raccontano la storia di ere geologiche e movimenti di ghiacci.
Attraverseremo la magnifica Conca dei Monumenz, dove la parola non mente: monumenti scolpiti dalla mano della natura si ergono a testimonianza di forze portentose.
Una lunga discesa ci porterà in direzione dei tornanti che portano al Passo di Monte Croce Carnico, dove avremo lasciato l’auto il primo giorno e dove terminerà la nostra avventura.
Dislivello complessivo: in discesa 1000m
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