Arrivo e check-in in hotel. Partenza in auto fino al Monte Cavallo. Su richiesta, è possibile pedalare in bicicletta la famosa salita del Giro d'Italia (circa 25 Km di strada asfaltata). Da Piancavallo inizia il tour delle "malghe", un percorso misto (asfalto, sterrato e sentiero) con un modesto dislivello e facile da percorrere, tranne che per una breve sezione più tecnica del sentiero, che richiede ulteriore attenzione. L'itinerario offre una varietà di paesaggi e ambienti: pascoli grezzi, faggete e campi di rododendri accompagnano il ciclista lungo l'intero anello. La parte più spettacolare di questo "tour delle malghe" è senza dubbio quella dalla Casera di Valfredda al bivio per Forcella Giais, dove è possibile godere di una vista panoramica completa sul versante sud-orientale di Monte Cavallo e bei panorami verso il Monte Duranno e la Cima Preti, che con le loro forme appuntite danno l'impressione di uscire direttamente dai campi che precedono la Forcella Giais. Rientro in hotel, cena e pernottamento.
Colazione e partenza per il Pian Cansiglio: il grande "polmone", a 100 metri di altezza per una splendida vista sulla Valle dell'Alpago. Il tour inizia dall'estremità nord del Cansiglio, realizzando un circuito completo dell'altopiano, seguendo un sentiero accidentato immerso nell'ambiente naturale dei boschi. Non è difficile durante il percorso incontrare cervi, caprioli, daini, scoiattoli e rapaci. Dopo le ondulate terre di Pian dell'Erba e della Casera Cadolten l'itinerario attraverso i campi è abbastanza regolare fino a raggiungere il Monte Pizzoc. Una volta sul Col Mazzuc la mulattiera inizia a salire con più pendenza fino a raggiungere la strada asfaltata; questa sezione del percorso non manca di alternative brevi e divertenti a single-track. Rientro in hotel, cena e pernottamento.
Colazione in hotel e partenza per Vajont. Il Vajont è tristemente famoso per la frana e la massiccia ondata di acqua che nel 1963 spazzò via i villaggi nella valle e nella vicina Longarone. Il tour inizia proprio dalla diga (ancora perfettamente intatta) e procede verso il versante meridionale della valle cavalcando la frana che cadeva sul Monte Toc; dopo vari saliscendi si raggiunge Manzana e si prende la deviazione che scende in fondo alla valle fino al letto del torrente Vajont. Da qui raggiungeremo Erto e procedendo verso San Liberale incontreremo il Trui de Sciarbon, un'antica rotta usata per il trasporto del carbone. Il sentiero è stretto e tecnicamente difficile, con diversi passaggi esposti e terreno allentato di volta in volta. Alcune sezioni del percorso non sono adatte per il ciclismo, come la salita e la discesa del Col de Sciaston (5 minuti a piedi). Il single track esce finalmente dai boschi, tagliando il fianco della montagna e offrendo una vista mozzafiato sulla valle vertiginosa e sulla ben visibile spaccatura del Monte Toc. Il percorso diventa quindi più facile e veloce e, dopo aver attraversato il paese Casso, si finirà di nuovo verso la diga. Rientro in hotel, cena e pernottamento.
Colazione e partenza in bicicletta intorno a Polcenigo, dalle zone umide del fiume Livenza ai boschi di Santa Lucia e dai torrenti corsi d'acqua come l'Artugna al cristallino delle sorgenti del Gorgazzo. Questo itinerario inizia con il primo single track nell'area umida della pianura alluvionale del Livenza; proseguendo il giro sulla collina di San Floriano, un breve anello permette di risalire fino alla chiesetta in cima alla collina e quindi la discesa su un sentiero roccioso in direzione di San Giovanni. Il secondo tratto accidentato entra nel bosco delle Colline di Santa Lucia, dove una discesa su un single track divertente raggiunge il letto del Rio de Brosa, che sarà successivamente seguito fino a Budoia, passando per sentieri sinuosi circondati dalla vegetazione. Un tratto facile della pista attraverso la campagna conduce a Castello d'Aviano, dove la strada risale verso Colle Sant'Angelo. La successiva ripida immersione è probabilmente la più pericolosa del tour e si unisce ad un ulteriore single track che - in leggera salita - sale lungo il fiume Artugna e poi procede verso la valle, lambendo nuovamente il Rio de Brosa. Due salite brusche portano ora al Gorgazzo e da qui il sentiero inizia ad essere più facile, fino al santuario della Santissima Trinità e alle vicine sorgenti di Livenza. Rientro verso la struttura e pranzo libero. Cena in hotel e pernottamento.
Colazione in hotel, check out e tempo libero prima della partenza.
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