Difficoltà: media (livello 3: con 20 km e 450 m di dislivello+ e 300 di dislivello-)
Ritrovo ore 09.00 presso il parcheggio del Museo della Centrale di Malnisio Il pernottamento è previsto presso l’Albergo Ristorante il Borghese a Malnisio (PN).
Lasciato alle spalle il centro di Aviano con il suo Duomo, dedicato a San Zenone e ricco di opere pittoriche, si ritorna in alto, sulla Pedemontana, attraverso un breve sentiero nel bosco, raggiungerai la quiete del Colle San Giorgio, con il suo vasto prato e la piccola chiesa dedicata all’omonimo santo, ennesima occasione per una pausa e per contemplare da una parte le Prealpi, dall’altra la vasta pianura.
Proseguendo lungo i colli, nel bosco, arriverai al Santuario della Madonna del Monte a Marsure, un’altra oasi di meditazione e silenzio.
Ristorato dalla natura di questi luoghi procedi circondato dalle colline, da boschi e campi coltivati, veri e propri momenti di poesia rurale che ricordano la dimensione autentica di altri tempi, soprattutto nel tratto tra Giais e Grizzo. Da lì sarà un attimo arrivare fino alla conclusione della tappa a Malnisio. Qui scoprirai anche la Centrale, oggi Museo, luogo suggestivo e ricco di atmosfera.
In serata trasferimento in hotel, cena e pernottamento.
Difficoltà: media (livello 3: con 13 km e 500 m di dislivello+ e 500 di dislivello-)
Ritrovo ore 09.00 in piazza a Maniago PN
Dalla Centrale si proseguirà lungo le antiche condotte che permettono di apprezzare l’operoso lavoro di oltre un secolo fa per dare Energia alla pianura. Troverai degli spettacolari scorci verso la pianura e infine, salendo ulteriormente, potrai ammirare i ruderi dell’antico castello di Montereale. Dopo essere ridisceso dal colle, oltrepassa il centro di Montereale, soffermandoti ad ammirare gli affreschi della chiesa di San Rocco, altro santo protettore di viandanti e pellegrini, la troverai sempre aperta.
Il cammino ti conduce verso una nuova sorpresa, dove la pianura si fa improvvisa montagna: un ponte dove lasciarti sorprendere da acque di altri colori, smeraldo e turchesi, quelle del Cellina trattenuto dalla diga di Ravedis. Dopo questo ristoro della vista, prosegui in alto su un sentiero CAI, un’altra occasione per spalancare gli occhi. Qui sopra potrai far spaziare la vista sui Magredi, la vasta pianura alluvionale formata dalle ghiaie del Cellina, nei secoli diventata una vera e propria steppa, un ambiente estremamente prezioso e raro nel paesaggio del nord Italia.
Proseguendo nei boschi scenderai delicatamente per raggiungere il centro di Maniago, la “Città dei Coltelli”.
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