Distanza: 16 km
Dislivello: 650 m in salita, 550 m in discesa
Tempo di percorrenza: circa 6 ore di cammino
Un percorso affascinante fatto di salite e discese, tra boschi silenziosi e antiche borgate assopite, come Celante di Castelnuovo. Da qui si sale verso Clauzetto, il suggestivo “balcone del Friuli”, da cui lo sguardo può spingersi lontano, fino ad abbracciare l’Adriatico.
Oltre alla bellezza della natura, il cammino porta con sé un forte richiamo alla tradizione: la chiesa di San Giacomo, meta di pellegrinaggi fin dalla metà del Settecento. Qui i fedeli arrivavano anche da paesi dell’Europa centrale per pregare davanti alla reliquia del Preziosissimo Sangue di Gesù Cristo, cui si attribuivano poteri miracolosi.
Il sentiero continua nel bosco, dove ti attende una sorpresa: l’antica pieve di San Martino. I suoi affreschi, le iscrizioni e l’altare di Pilacorte raccontano di legami lontani, di scambi e di movimenti che testimoniano il continuo vagare dell’essere umano.
Infine, si giunge a Vito d’Asio, paese natale di Jacopo Ortis, con le sue case caratteristiche e le vie lastricate in pietra. E poi ancora più in alto, verso la montagna, per allargare lo sguardo e lasciarsi avvolgere dalla generosità della natura, fino a giungere a Anduins.
Cena e pernottamento presso l'hotel Alla Posta.
Lunghezza 21 km
Dislivello: 280 m in salita - 450 m in discesa
Tempo di percorrenza: circa 6,5 ore
Dopo la prima colazione in hotel e il check-out inizia la discesa verso la pianura, modellata dai numerosi fiumi e torrenti che hai incontrato lungo il cammino. Immergiti in un paesaggio ancora selvaggio, seguendo il corso del torrente Arzino: qui l’occhio si posa su anse sinuose e piccole spiagge, diventate nel tempo luoghi ideali per una sosta o un tuffo rinfrescante. E non faticherai a capirne il motivo: le acque color smeraldo, i boschi rigogliosi e le pareti rocciose custodiscono questo angolo come un gioiello prezioso.
Concediti il tempo di osservare, respirare e contemplare prima di proseguire verso Pinzano. Una leggera salita ti condurrà a un punto panoramico straordinario, dove potrai ammirare un’autentica rarità europea: la vastità del Tagliamento. Questo fiume conserva ancora gran parte del suo alveo originario, rendendolo uno degli ultimi fiumi selvaggi del continente. Un patrimonio naturale da custodire nel cuore, mentre ti lasci alle spalle le colline, attraversando boschi e ruscelli in direzione di Valeriano.
A Valeriano vale la pena fermarsi per due motivi. Il primo è il vino: varietà autoctone riscoperte negli ultimi decenni, frutto della relazione tra uomo e terra, da gustare là dove nascono. Il secondo è la Chiesa dei Battuti, che riconoscerai subito grazie all’imponente affresco di San Cristoforo sulla facciata. Al suo interno, troverai altre opere straordinarie di Giovanni Antonio de Sacchis, detto “il Pordenone”, che rendono questo luogo un piccolo scrigno d’arte rinascimentale.
Da qui il cammino prosegue dolcemente, accompagnato dalla quiete della campagna, costeggiando il greto del Tagliamento fino a Spilimbergo, la “città del mosaico”. Famosa per i suoi artigiani mosaicisti e terrazzieri, è qui che ha sede la Scuola Mosaicisti del Friuli, riconosciuta a livello internazionale.
Ora che il tuo percorso è giunto al termine, concediti una passeggiata tra le antiche vestigia di Spilimbergo. Ogni pietra racconta la storia di un borgo fiorente nei commerci e nella cultura, cuore pulsante del Rinascimento friulano.
Superato il borgo e attraversato il torrente Cosa, che nasce tra le montagne alla tua sinistra e scorre attraverso canyon esplorati da speleologi di tutta Europa, il Cammino riprende a salire tra i boschi montani. Ti condurrà a Vigna, frazione di Castelnovo del Friuli, un paese-labirinto composto da oltre 30 borgate. Qui vale la pena fermarsi per visitare il colle dove sorgono i resti di un altro castello e la chiesa di San Nicolò, da cui si gode un’ampia vista sulla pianura appena attraversata e su quella che ti attende.
Infine, l’itinerario ti porterà a Paludea, dove potrai nuovamente incrociare le acque del torrente Cosa.
Rientro nel tardo pomeriggio.
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